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Come si fa l’analisi grammaticale? Guida pratica

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Nell’ambito dello studio della lingua italiana è fondamentale sapere come si fa l’analisi grammaticale.

L’esigenza di dover analizzare una frase per ciò che concerne le parole che la compongono può essere di tipo scolastico oppure di tipo culturale.
In alcuni casi può capitare, ad esempio, che un genitore si ritrovi ad aiutare il proprio bambino a svolgere esercizi di grammatica per i quali non ricorda perfettamente le regole; in altri casi si palesa un dubbio per la cui risoluzione si rende necessario rispolverare la grammatica studiata alle scuole elementari e alle scuole medie.

Per assecondare le suddette esigenze e per qualsiasi altro motivo di natura formativa e non, abbiamo realizzato una guida contenente le principali regole dell’analisi grammaticale.
Nel corso dei prossimi paragrafi scopriremo le basi della grammatica per svolgerla in maniera corretta.

Analisi grammaticale: cos’è

Studio, lavoro o curiosità culturale: qualunque sia il motivo per il quale ti interessa sapere come fare analisi grammaticale, prima di spiegarti le regole è d’obbligo una premessa per capire cos’è e qual è la sua funzione nell’ambito dello studio della lingua italiana.

Partiamo quindi dalla definizione fornita da Wikipedia, che riportiamo di seguito:

“L’analisi grammaticale è il procedimento per identificare la categoria lessicale (e le relative sottocategorie) di ogni parola nel contesto nel quale è usata.”

Si tratta quindi dell’analisi di una porzione di testo, ovvero di una frase, che consente di classificare ogni parola, identificando la relativa categoria lessicale.

L’operazione è finalizzata ad associare ogni parola alla parte del discorso corrispondente al fine di identificarne la funzione e individuarne genere, tipo e numero.

Dal momento che l’analisi riguarda l’aspetto di ogni parola viene definita anche ‘analisi morfologica’.

A differenza dell’analisi logica e dell’analisi del periodo, che analizzano blocchi di frasi, l’analisi grammaticale analizza ogni singola parola per cui risulta per molti aspetti anche più semplice.

 Come fare l’analisi grammaticale: le parti del discorso

Per fare un’analisi grammaticale è necessario conoscere le parti che compongono un discorso, che nella lingua italiana sono suddivise in 9 categorie; eccole di seguito:

  • sostantivo
  • articolo
  • aggettivo
  • pronome
  • verbo
  • avverbio
  • preposizione
  • congiunzione
  • interiezione

Il nome, il pronome, l’aggettivo, l’articolo e il verbo sono le parti variabili di un discorso in quanto possono essere declinati o coniugati; essi possono variare per numero, genere, evento a cui si riferiscono.

Il nome, il pronome, l’aggettivo e l’articolo variano in base al genere e al numero.
Il verbo varia a seconda del modo, del tempo, della persona e del numero.

L’avverbio, la preposizione, la congiunzione e l’interiezione sono le parti invariabili di un discorso in quanto sono fisse e non subiscono variazioni.

Nel corso di un’analisi grammaticale bisogna quindi indicare tutte le caratteristiche delle varie parti, variabili e invariabili.

Analizziamo una per una le 9 parti del discorso per capire come possono essere classificate.

Il sostantivo

La classificazione del sostantivo viene effettuata in base ai seguenti aspetti:

  • Struttura morfologica/forma: primitivo (il sostantivo non deriva da nessun’altra parola), derivato (il sostantivo deriva da un’altra parola), alterato, composto
  • Significato: concreto o astratto, comune o proprio, individuale o collettivo
  • Genere: maschile, femminile
  • Numero: singolare, plurale

L’articolo

L’articolo può essere classificato in base ai seguenti aspetti:

  • Tipo: determinativo, indeterminativo, partitivo
  • Genere: maschile, femminile
  • Numero: singolare, plurale

L’aggettivo

L’aggettivo viene classificato in base ai seguenti aspetti:

  • Tipologia: qualificativo (positivo, comparativo, superlativo), determinativo (possessivo, dimostrativo, indefinito, interrogativo, esclamativo, numerale)
  • Struttura morfologica/forma: primitivo, derivato, alterato, composto
  • Genere: maschile, femminile
  • Numero: singolare, plurale

Il pronome

La classificazione del pronome avviene sulla base dei seguenti aspetti:

  • Categoria: personale, possessivo, dimostrativo, indefinito, interrogativo, relativo, esclamativo
  • Genere: maschile, femminile
  • Persona: solo per i pronomi personali
  • Numero: singolare, plurale

Il verbo

Il verbo si classifica a seconda dei seguenti aspetti:

  • Genere: transitivo, intransitivo
  • Funzione: ausiliare, predicativo, copulativo, d’appoggio
  • Coniugazione: regolare (-are, -ere, -ire), impersonale, irregolare
  • Modo: indicativo semplice, indicativo composto, congiuntivo semplice, congiuntivo composto, condizionale semplice, condizionale composto, imperativo, infinito semplice, infinito composto, gerundio semplice, gerundio composto, participio semplice e participio composto
  • Persona: prima, seconda e terza persona
  • Numero: singolare, plurale

L’avverbio

L’analisi grammaticale dell’avverbio prevede una classificazione sulla base dei seguenti aspetti:

  • Categoria: avverbio, locuzione avverbiale
  • Grado: positivo, comparativo (di maggioranza, di uguaglianza, di minoranza), superlativo (assoluto, relativo)
  • Tipologia: di tempo, di luogo, di modo, di qualità, di affermazione, di negazione, di dubbio, interrogativo, esclamativo, relativo

Per gli avverbi sono previste le cosiddette ‘alterazioni’: diminutivo, vezzeggiativo, accrescitivo, peggiorativo

La preposizione

La preposizione può essere categorizzata in base ai seguenti aspetti:

  • Preposizione propria (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra): semplice, articolata
  • Preposizione impropria
  • Locuzione prepositiva

 La congiunzione

 La congiunzione può essere classificata in base ai seguenti aspetti:

  •  Congiunzione semplice
  • Congiunzione composta
  • Locuzione congiuntiva
  • Funzione: coordinativa, subordinativa

Per comprendere meglio come si fa l’analisi grammaticale, al di là di qualsiasi spiegazione teorica, facciamo qualche esempio pratico analizzando alcune frasi.

Frase N.1 – Silvia torna a casa con la sorella

Silvia = nome proprio di persona, femminile
torna = voce del verbo tornare, 1° coniugazione, modo indicativo, tempo presente, 3° persona singolare
a = preposizione semplice
casa = nome comune di cosa, concreto, primitivo, femminile, singolare
con = preposizione semplice
la = articolo determinativo, femminile, singolare
sorella = nome comune di persona, femminile, singolare

Frase N.2 – Antonio si allena in palestra tutti i giorni

Antonio = nome proprio di persona, maschile
si = particella pronominale
allena = voce del verbo allenare, 1° coniugazione, modo indicativo, tempo presente, 3° persona singolare
in = preposizione semplice
palestra = nome comune di cosa, concreto, femminile, singolare
tutti = pronome indefinito, maschile, plurale
i = articolo determinativo, maschile, plurale
giorni = nome comune di cosa, maschile, plurale, primitivo

La funzione dell’analisi grammaticale e gli studi umanistici

Come accennato nel corso della premessa, l’analisi grammaticale rappresenta una delle fondamenta per lo studio e la padronanza della lingua italiana.

Anche se il web mette a disposizione tantissimi strumenti che, gratuitamente e in maniera semplice e intuitiva, permettono di analizzare un testo comodamente online, è importante conoscere le regole sulle quali si basa il nostro idioma.

In maniera particolare, chi intende svolgere un lavoro in ambito umanistico deve assolutamente conoscere approfonditamente la grammatica e tutto ciò che concerne la lingua italiana.
Chi intende lavorare in ambito umanistico, o nel campo della comunicazione, deve acquisire una padronanza di livello avanzato dell’italiano sia in forma scritta che orale.

Tra i percorsi universitari che garantiscono una preparazione umanistica attuale e completa il corso di laurea in ‘Lettere – Studi umanistici – curriculum Diffusione della conoscenza’ attivato dall’università telematica Niccolò Cusano.

Il programma di studi del corso in lettere mira a formare profili in grado di scrivere e parlare in maniera funzionale allo scopo e al mezzo di comunicazione.

Al termine del percorso triennale il laureato sarà in grado di ideare e realizzare testi eterogenei sia per contenuto e sia per caratteristiche editoriali; sarà inoltre capace di selezionare in maniera critica le informazioni dal web e da fonti specialistiche (bibliografia di settore).

Ecco di seguito alcune delle materie approfondite nel corso del triennio:

  • Letteratura italiana
  • Grammatica normativa della lingua italiana
  • Storia linguistica italiana: dalla formazione alla contemporaneità
  • Linguistica generale
  • Fondamenti di lingua latina
  • Teoria dei linguaggi e dei nuovi media
  • Media studies
  • Tecnologie della comunicazione digitale
  • App e siti web

Se vuoi ricevere ulteriori info e dettagli sul corso di laurea triennale in Lettere della Niccolò Cusano non devi fare altro che contattare il nostro staff attraverso il form online che trovi cliccando qui!

Credits: Melpomene / Depositphotos.com

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